La XXVIII edizione del Festival Quartieri dell’Arte propone una riflessione sul rapporto tra democrazia e discernimento dei cittadini, anche attraverso un confronto tra organismi europei e ospita una coproduzione laboratorio, “Il Rinascimento” che si interroga su cosa possa costruire, al giorno d’oggi, uno sviluppo tecnico e tecnologico a cui la nostra epoca assiste.

Alla ricerca di risoste per l’oggi la riflessione del Festival va comunque alle origini del teatro e al suo concepimento, in età antica, come “tecnologia coesiva” (con la sezione di spettacoli-installazione MUSEO DELLATRAGEDIA PERDUTA 2) fino alle suggestioni di scenari futuri per le città dell’Occidente (con la reprise di spettacoli come “Future Bari”) passando per la storica capacità sperimentale di alcun teatri italiani connessi al Rinascimento.
Il discorso identitario è centrale e su di esso si concentrano le collaborazioni americane del Festival come “Different”. Tra i registi presenti e i direttori dei Teatri Nazionali di Stoccolma (il leggendario Dramaten che fu diretto da Ingmar Bergman) Mattian Anderson e il direttore del Teatro Nazionale Finlandese, Mika Myllyaho.

Il programma di Quartieri dell’arte 2024 arriva dopo un’avvincente stagione nazionale e internazionale per il suo ente organizzatoreTeatro Stabile delle Arti Medioevali – Società Cooperativa, che ha realizzato un evento collaterale ai campionati di Calcio UEFA 24 a Monaco di Baviera, ha portato il suo spettacolo “Le quattro morti di Pier Paolo Pasolini” di Gian Maria Cervo a Tokyo nella messa in scena di Pep Gatell con la Fundacion Epica La Fura dels Baus, ha visto realizzare una mise en espace-installazione in lingua giapponese dal maestro del teatro nipponico Takeshi Kawamura nell’avverinistico Museo Kadokawa e ha partecipato, ancora a Tokyo, al tour mondiale della Nave Scuola Amerigo Vespucci.